(Roma, 1 giugno 2023 – Simona Cecilia Crociani Baglioni Farcas). Il 24 maggio 2023, la Casa Russa a Roma ha ospitato il convegno dal titolo «Il cammino cristiano di Immacolata Solaro del Borgo: Italia-Russia». Più che Immacolata Solaro del Borgo, si è celebrato la testimonianza, la militanza, l’impegno profuso in tutta la vita dalla Marchesa, in favore dell’amicizia e solidarietà tra cattolici e ortodossi russi.

Quando l’aristocratica pugliese, consorte di un esponente di spicco della nobiltà piemontese, dovette scegliere a quale mondo orientale rivolgersi per fomentare l’ecumenismo, ella, tra il mondo russo e quello arabo, scelse il primo. La Russia indicata dalla Madonna di Fatima quale sede di grande conversione e vittoria del Cristianesimo sull’ateismo di Stato, andava con il crollo del sovietismo, aiutata a ritrovare le sue profonde radici cristiane, attraverso il dialogo con la Chiesa sorella latina.

Alla fine degli anni Novanta, la Marchesa Solaro del Borgo, tra molte altre, portò, da Bari, a Cheljabinsk un reliquiario con una particella delle reliquie di San Nicola. Nei successivi dieci anni, donò varie reliquie in diverse città della Russia, che attualmente sono venerate nei monasteri di Mosca – Danilov, di San Nicola di Ugresh, di San Giovanni Battista, nella Chiesa dell’Esaltazione della Santa Croce di Kazan’, nelle cattedrali di Ekaterinburg, Voronezh ed in altre città.

La dott.ssa Dariya Pushkova direttrice della Casa Russa a Roma, presenta il convegno «Il cammino cristiano di Immacolata Solaro del Borgo: Italia-Russia»

La Marchesa Immacolata Solaro del Borgo, giunta al 93°-esimo anno di vita, è testimone della grande trasformazione in atto nei nostri tempi. Distintasi altamente lungo tutta la vita nell’apostolato religioso e sociale, come nella difesa della Fede, nell’ambito del Sovrano Militare Ordine di Malta. La santa Russia è pervasa da una forte identità cristiana che abbraccia le giovani generazioni e le famiglie. La Marchesa Immacolata ha contribuito a rafforzare ancor di più tale identità, donando alla Chiesa Ortodossa russa numerose reliquie di santi di comune venerazione.

Durante le sue visite in Russia, la Marchesa incontrò i rappresentanti della Chiesa ortodossa russa, gli assistenti sociali e i fedeli, essendo uno dei suoi principi di vita quello dare di sostegno ai bisognosi, impegnandosi a compiere il bene ogni giorno, sempre.

Al convegno sono intervenuti, con la Marchesa Immacolata Solaro del Borgo, S.E. l’Ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede e il Sovrano Militare Ordine di Malta S.E. Alexander Avdeev; il rettore della Chiesa di Santa Caterina Martire di Roma, Ieromonaco Ambrogio (Matsegora); il giornalista, scrittore, storico e sociologo, Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni, Cavaliere dell’Ordine di Malta. Ha moderato il convegno la direttrice della Casa russa a Roma, la dott.ssa Dariya Pushkova.

Il tavolo coi relatori.

S.E. Alexander Avdeev Ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede, ha definito la Marchesa Solaro del Borgo “una grande operatrice della pace. Operatrice dell’amicizia tra l’Italia e la Russia e tra i cristiani cattolici e ortodossi. Una persona, che gode di molta stima in Russia”. L’Ambasciatore Avdeev ha evidenziato inoltre come “il suo impegno di una vita” costituisca un “esempio di autentico servizio cristiano in favore della persona umana integrale: negli ospedali dell’Ordine di Malta e nel volontariato umanitario e sociale”, quale rappresentante dell’Ordine di Malta in Russia, dove la Marchesa ha appreso la lingua russa.  Amica del Patriarca Aleksij II e del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill, la Marchesa Solaro del Borgo è  la donna più decorata d’Italia dalla Russia, dove ha conseguito le più alte onorificenze, patriarcali e statali, per il suo impegno all’insegna dell’amicizia, della solidarietà e fraternità tra ortodossi e cattolici.

Riferendosi all’Ordine di Malta, S.E. l’Ambasciatore ha, inoltre, ricordato come il 7 novembre del 1798  lo Zar russo Paolo I, quantunque ortodosso, assunse il Gran Magistero dell’Ordine di Malta, accogliendo tutti i cavalieri cattolici. Ed in seguito all’abdicazione di Fra’ Ferdinando von Hompesch, il 6 luglio 1799, lo Zar Paolo I diveniva Gran Maestro «de facto», salvando così la continuità dell’Ordine e delle opere umanitarie. “Benché ortodosso, lo Zar rispettò la cattolicità dell’Ordine sotto tutti gli aspetti e in un momento storico così confuso e difficile come quello provocato dalle guerre napoleoniche, egli finì per salvare la continuità storica della Milizia di San Giovanni.”[1]

La rappresentanza dell’Ordine di Malta in Russia ha rango di ambasciata: una tradizione di relazioni bilaterali che ha raggiunto oggi 112 Stati. Attualmente, il ruolo di Ambasciatore dell’Ordine di Malta è ricoperto da S.A.R. Aimone Duca di Savoia e d’Aosta.

“Le attività diplomatiche del Sovrano Ordine di Malta sono strettamente legate alla sua missione umanitaria – si legge sul sito di via Condotti – : la presenza di missioni diplomatiche accreditate in oltre 100 paesi del mondo sostiene le attività dell’Ordine. In campo politico-internazionale, l’Ordine di Malta è neutrale, imparziale e apolitico. Grazie a queste caratteristiche, esso può agire da mediatore ogni volta che uno Stato richiede il suo intervento per dirimere una controversia.”

L’Ambasciatore Avdeev ha fatto un riferimento anche ai valori fondanti dell’intelletto umano e della civiltà, che accomunavano, fino al secolo scorso, i popoli italiano da una parte, e russo dall’altra: l’educazione, la famiglia, la scuola, la religione. A differenza di oggi, quando l’intelletto dei giovani è formato da internet, privo di filtri, che non lascia spazio alla meditazione, alla preghiera e alla fede. “Se i giovani non vanno più in chiesa è proprio per l’assenza dell’educazione religiosa nella società. Il progresso scientifico e tecnico si sviluppa senza riferimento morale della persona; tenendo conto che i valori cristiani sono gli stessi per i fedeli cattolici come per gli ortodossi”, ha chiosato l’Ambasciatore.

 S.E. Avdeev ha parlato infine della Dichiarazione comune di Papa Francesco e del Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia, i quali rivolgendosi “in modo particolare ai giovani cristiani”, hanno ricordato a tutti il “compito di non nascondere il talento sotto terra (cfr Mt 25, 25), ma di utilizzare tutte le capacità che Dio vi ha dato per confermare nel mondo le verità di Cristo, per incarnare nella vostra vita i comandamenti evangelici dell’amore di Dio e del prossimo. Non abbiate paura di andare controcorrente, difendendo la verità di Dio, alla quale odierne norme secolari sono lontane dal conformarsi sempre.” Ed è ciò che ha fatto la Marchesa Solaro del Borgo: “ha aiutato a creare l’atmosfera, lo spirito di amicizia, di cooperazione e di avvicinamento tra le due confessioni”, preparando lo storico incontro tra il Papa e il Patriarca Kirill, ha concluso l’Ambasciatore.

Il rettore della Chiesa di Santa Caterina Martire di Roma, Ieromonaco Ambrogio (Matsegora), è intervenuto sull’importanza delle reliquie nella vita di fede del cristiano.

Le reliquie dei santi, di cui la Marchesa Solaro del Borgo ha fatto dono alla Chiesa ortodossa della santa Russia, “sono doni difficili da valutare, anche per il loro alto valore “simbolico” e “spirituale”, tuttavia sono anche un “grande segno di speranza”. Per il Rettore, “il dono delle reliquie alle chiese russe è segno di grande rispetto per l’antica tradizione cristiana della Chiesa ortodossa russa”.

Soffermandosi sul concetto di “tradizione”, che erroneamente è confuso con “inerzia, introversione e marginalità”, secondo il rettore Ambrogio nel “mondo che cambia in modo così rapido e caotico, sono proprio le tradizioni che rappresentano un fondamento affidabile e stabile.”

In questo contesto, “le reliquie dei santi collegano il passato con il futuro, permettendo di guardare al futuro con fiducia”, forti del retaggio degli antenati e dei secoli passati, ricordano i migliaia di martiri della chiesa ortodossa russa del XX secolo, i quali “hanno ripetuto l’impresa apostolica della fermezza per la loro fede”.

Ed, infine, il rettore ha parlato delle reliquie come “segno di speranza per ogni cristiano. Speranza che una persona può essere più forte delle circostanze”, auspicando che “in questi tempi difficili, la luce superi l’oscurità della notte e che solo la speranza può darci la forza per guardare all’alba del giorno che verrà.”

Concludendo il suo intervento, P. Ambrogio, rivolgendosi alla Marchesa Solaro del Borgo, ha ringraziato per le reliquie donate alla chiesa, sperando che “possano servire a rafforzare la fede, la speranza e la carità, per tutti coloro i quali vengono a venerarli”.

L’intervento online del Prof. Mikhail Talalay.

E’ intervenuto, in modalità da remoto, con una testimonianza diretta dell’opera della Marchesa Solaro del Borgo, lo storico, scrittore e ricercatore russo Prof. Mikhail Talalay.

S.E. Alexander Avdeev Ambasciatore della Federazione Russa presso la Santa Sede (a destra) e il Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni.

 Il Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni, Cavaliere di Grazia e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta, ha trattato della nobiltà e della cavalleria, dalle loro origini all’eversione della feudalità successiva alla Rivoluzione Francese, nonché alla evoluzione della stessa nobiltà verso forme moderne di onorificenza ereditaria. Concludendo con i riferimenti al Sovrano Militare Ordine di Malta, alla sua tradizione nobiliare e alle recenti innovazioni costituzionali auspicate da Papa Francesco.

Il convegno è stato il modo migliore per celebrare a Roma il 106° anniversario delle apparizioni di Fatima.

Numerosi i partecipanti, esponenti del mondo della cultura e dell’arte, della nobiltà romana e della diplomazia.


[1] Marcello Maria Marrocco Trischitta, “Cavalieri di Malta. Una leggenda verso il futuro”, Roma, Marchesi Grafiche Editoriali, p. 32.

Photocredit: Simona Cecilia Crociani Baglioni Farcas @futuroinsieme

La Baronessa Elena Stepanoff-Scammacca del Murgo, promotrice del convegno e il Conte Fernando Crociani Baglioni, relatore.
Da destra, nella foto: il Barone Matteo Scammacca del Murgo, Conte Fernando Crociani Baglioni e Baronessa Elena Stepanoff Scammacca del Murgo.
Da destra: Marchesa Immacolata Solaro del Borgo, S.E. l’Ambasciatore Alexander Avdeev e Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni
Conte Prof. Fernando Crociani Baglioni
Conti Crociani Baglioni